TARANTO - Va avanti il cantiere del porto di Taranto nella parte relativa ai lavori di ammodernamento dell'area del terminal container Evergreen. La scorsa settimana, informa una nota dell'Autorità portuale, Regione Puglia e ministeri dei Beni culturali e dell'Ambiente hanno emesso i pareri preliminari «alla conclusione della procedura di Valutazione di impatto ambientale relativa all'intervento di dragaggio di 2,3 milioni di metri cubi di sedimenti». Questo riguarda l’area del molo polisettoriale «e connessa cassa di colmata finalizzata all’ampliamento del quinto sporgente». Adesso, dice l'Autorità portuale, col prossimo decreto del ministero dell'Ambiente si concluderà definitivamente l'iter del dragaggio «e sarà possibile avviare le procedure di appalto per l'esecuzione dell’opera». Costo, 85 milioni. Al termine i fondali avranno una profonditá di 16,50 metri per un tratto di 1,2 chilometri di banchina e consentiranno l'attracco delle portacontainer da 14mila teu.
Ma oltre al dragaggio, un passo avanti c’è anche per la riqualificazione della banchina sulla quale dal 2001 è insediata Taranto Container Terminal, la società di Evergreen. L'Autorità portuale, infatti - si legge sempre nella nota -, ha aggiudicato definitivamente, dopo averlo già fatto provvisoriamente lo scorso 20 novembre, l'appalto per la progettazione esecutiva e la realizzazione dell'ammodernamento della banchina di ormeggio al molo molisettoriale (primi 1200 metri)». Si tratta di un intervento preliminare al dragaggio. I lavori, per 46,834 milioni su un importo a base d'asta di 61,758 milioni, sono stati assegnati al consorzio fra le imprese Cantieri Costruzioni Cemento, Salvatore Matarrese e Icotekne. Inoltre, sempre in merito alla riqualificazione della banchina e dei piazzali in radice del molo polisettoriale, con l’autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune di Taranto, si è concluso anche l'iter di approvazione del progetto definitivo. «Nei primi mesi del 2014 - annuncia l’Authority - potrà pertanto essere avviata la procedura di appalto per eseguire l’opera.
Lo stato di avanzamento dei lavori ma soprattutto la loro conclusione a dicembre 2015, sono stati condivisi «per vie brevi» con Taranto container terminal, informa l’Authority. E «in accordo con le pubbliche amministrazioni coinvolte nell’accordo generale del 2012», non si procederà più, come inizialmente previsto, «alla sottoscrizione di un addendum all’accordo poiché i contenuti dello stesso restano validi e confermati in toto. Le parti si impegnano comunque ad un costante monitoraggio e verifica del cronoprogramma dello stato avanzamento dei lavori mediante frequenti incontri presso la presidenza del Consiglio dei ministri».
L'accordo del 2012 prevedeva che i lavori per l'area del terminal container finissero a dicembre 2014 ma una serie di problemi hanno reso necessario, già nei mesi scorsi, riprogrammare la conclusione degli interventi che quindi slittano di un anno rispetto al termine iniziale. Un differimento che ha rischiato anche di provocare il disimpegno di Tct dal porto di Taranto. La società ha infatti osservato che senza un porto efficiente e competitivo, anche dal punto di vista della dotazione infrastrutturale, diventa difficile fronteggiare la concorrenza degli altri scali del Mediterraneo. Ora il nuovo accordo sui lavori dovrebbe aver scongiurato il rischio che Tct vada via. lagazzettadelmezzogiorno

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