La diossina fa bene». È il titolo del video realizzato da un gruppo di giovani tarantini che da qualche giorno circola in rete. Pubblicato sul canale YouTube, conta già più di 1500 visualizzazioni. Con ironia, il filmato, in 3 minuti e 41 secondi, tratta il tema dell’inquinamento ambientale. «È una questione globale, di stringente attualità, che non riguarda solo la nostra città» puntualizza Gabriele Caracciolo, 31 anni, commerciante di professione e regista per passione. Insieme a Mimmo Frusi, con la collaborazione di gente comune e la partecipazione straordinaria dell’attore Raffaele Boccuni, ha realizzato il primo cortometraggio di una serie di lavori cinematografici in cantiere incentrati sulla denuncia sociale.
Il filmato si apre con l’a n nu n c i o dell’emanazione di un nuovo decreto legge da parte del Parl amento, che ritiene la diossina, «finalmente, una sostanza miracolosa, dagli effetti benefici». A confermare la «fantastica notizia» è l’onorevole «part-time» Orazio Ciminiera (nomen omen!), che, davanti alle telecamere, dichiara di voler «fare della diossina un marchio vincente». Seguono le reazioni della gente, tra cui un prete «credente» che annuncia, con soddisfazione, il pronto utilizzo della diossina «nelle acquasantiere delle chiese». E non mancano gli spot pubblicitari sulla «sostanza miracolosa». «Prova» ne è la produzione dello shampoo «Dioxin», efficace nella ricrescita dei capelli.
Fin qui il paradosso. Nel finale irrompe la realtà. I fumi delle ciminiere fanno da sfondo al racconto didascalico. Una sorta di promemoria, funesto.
«La diossina - recita il testo - è una sostanza altamente cancerogena, che è presente nell’aria e nel cibo. Provoca linfomi, cancro al fegato, alla mammella, malattia della tiroide, danni al sistema immunitario e riproduttivo. I prodotti più ad alto rischio sono: burro, pesce azzurro, salmone, uova, latte e tutti i suoi derivati». E ancora: «Inceneritori, acciaierie e forni sono i principali produttori di diossina». «La diossina - dunque - fa bene alle tasche di chi la produce ». Da questo scenario di dolore si leva il grido di speranza, affidato ad una bimba, a difesa dei sogni delle giovani generazioni. «Non distruggete in nostro futuro!». È il messaggio che tuona come un monito per i responsabili del disastro ambientale.
E nel calderone degli imputati non manca la mala informazione. Non a caso il video si apre con un servizio «bomba » lanciato da un Tg News in edizione straordinaria.
«Nello specifico - racconta Caracciolo - abbiamo dato risalto anche al fatto che l’informazione distorce le notizie in base ai propri interessi ». E intanto non nasconde la soddisfazione per l’immediato riscontro ottenuto dal primo lavoro. «L’obbiettivo - confessa - è quello di raggiungere 10mila utenti. Per sensibilizzare l’opi - nione pubblica sulle problematiche che attanagliano la nostra terra - spiega il regista - abbiamo scelto di denunciare fatti e situazioni in tono sarcastico, col messaggio finale che induce a riflettere. La nostra - dichiara - è u n’esperienza aperta a tutti. Siamo lieti di accettare eventuali proposte. Le idee ci sono, ma ben vengano altri contributi e collaborazioni». E in vista del Natale, è già pronto un nuovo filmato sul dramma della povertà.
GUARDA IL VIDEO
Il filmato si apre con l’a n nu n c i o dell’emanazione di un nuovo decreto legge da parte del Parl amento, che ritiene la diossina, «finalmente, una sostanza miracolosa, dagli effetti benefici». A confermare la «fantastica notizia» è l’onorevole «part-time» Orazio Ciminiera (nomen omen!), che, davanti alle telecamere, dichiara di voler «fare della diossina un marchio vincente». Seguono le reazioni della gente, tra cui un prete «credente» che annuncia, con soddisfazione, il pronto utilizzo della diossina «nelle acquasantiere delle chiese». E non mancano gli spot pubblicitari sulla «sostanza miracolosa». «Prova» ne è la produzione dello shampoo «Dioxin», efficace nella ricrescita dei capelli.
Fin qui il paradosso. Nel finale irrompe la realtà. I fumi delle ciminiere fanno da sfondo al racconto didascalico. Una sorta di promemoria, funesto.
«La diossina - recita il testo - è una sostanza altamente cancerogena, che è presente nell’aria e nel cibo. Provoca linfomi, cancro al fegato, alla mammella, malattia della tiroide, danni al sistema immunitario e riproduttivo. I prodotti più ad alto rischio sono: burro, pesce azzurro, salmone, uova, latte e tutti i suoi derivati». E ancora: «Inceneritori, acciaierie e forni sono i principali produttori di diossina». «La diossina - dunque - fa bene alle tasche di chi la produce ». Da questo scenario di dolore si leva il grido di speranza, affidato ad una bimba, a difesa dei sogni delle giovani generazioni. «Non distruggete in nostro futuro!». È il messaggio che tuona come un monito per i responsabili del disastro ambientale.
E nel calderone degli imputati non manca la mala informazione. Non a caso il video si apre con un servizio «bomba » lanciato da un Tg News in edizione straordinaria.
«Nello specifico - racconta Caracciolo - abbiamo dato risalto anche al fatto che l’informazione distorce le notizie in base ai propri interessi ». E intanto non nasconde la soddisfazione per l’immediato riscontro ottenuto dal primo lavoro. «L’obbiettivo - confessa - è quello di raggiungere 10mila utenti. Per sensibilizzare l’opi - nione pubblica sulle problematiche che attanagliano la nostra terra - spiega il regista - abbiamo scelto di denunciare fatti e situazioni in tono sarcastico, col messaggio finale che induce a riflettere. La nostra - dichiara - è u n’esperienza aperta a tutti. Siamo lieti di accettare eventuali proposte. Le idee ci sono, ma ben vengano altri contributi e collaborazioni». E in vista del Natale, è già pronto un nuovo filmato sul dramma della povertà.
GUARDA IL VIDEO
Nessun commento:
Posta un commento