martedì 5 novembre 2013

CHISSA CHI SI ARRICCHIRA' CON QUESTO PALAZZO ? ..Via pezzo di Taranto L'Ammiragliato trasloca a Nisida

La flotta resta a Taranto, ma il «quartier generale» della logistica legata alle navi trasloca a Nisida, un’isoletta che si trova di fronte alla collina di Posillipo, con un piccolo porto utilizzato fino a qualche anno fa dalla Nato e raggiungibile solo da un lungo pontile carrozzabile. Non siamo su «Scherzi a parte» ma poco ci manca. Il ministero della Difesa, infatti, impegnato in una drastica politica di tagli e ridimensionamenti, che a tratti appare sinceramente un po’ discutibile, ha soppresso (riorganizzato come si usa dire in tempi di spending review) il Dipartimento militare marittimo dello Jonio e del Canale d’Otranto di Taranto (e per la verità anche quelli di La Spezia e di Agusta) per istituire, ufficialmente già dal primo novembre scorso, il Comando logistico della Marina (Maricomlog) a Nisida.

Obiettivo dichiarato è quello «di riunire - si legge in una nota ufficiale -, sotto un unico comando le esigenze logistiche della forza armata». «Maricomlog - prosegue il documento -, si inquadra in un più ampio e capillare processo di riordino della forza armata con lo scopo di ottimizzare le risorse economiche e umane dei Comandi della Marina. Il Comando Logistico nasce con l’obiettivo di mantenere i mezzi areonavali efficienti, nel rispetto delle esigenze finanziarie a disposizione».

Tra le buone ragioni addotte a sostegno dell’operazione, se ne legge una che dovrebbe davvero far infuriare i tarantini, ammesso che abbiano ancora a cuore le sorti economiche del territorio in cui vivono. «La Marina Militare - prosegue infatti la nota -, intende rivitalizzare alcune sedi periferiche (come quella di Nisida in Campania, ndr) attraverso lo sviluppo delle infrastrutture disponibili e soprattutto attraverso l’impiego della professionalità dei dipendi civili locali, altrimenti a rischio di esubero». Il che, così a lume di naso, ci pare per lo più un salvagente lanciato a Nisida a scapito di Taranto (di La Spezia e di Augusta). Del resto i sindacati jonici del comparto Difesa, proprio in questi giorni hanno denunciato 500 esuberi in vista, a causa dei tagli e dei ridimensionamenti del personale.

Ma c’è di più. «Dal Comando Logistico - continua la nota -, dipenderanno i Comandi Logistici territoriali di Taranto, La Spezia e Augusta nonché gli Arsenali ed enti tecnici della Marina, per un totale complessivo di circa 5000 dipendenti militari e civili. È quindi da Napoli che, saranno dirette tutte le attività di manutenzione navale e di acquisizione di beni e servizi per il funzionamento di tutti gli enti della Marina Militare Italiana con l’obiettivo di ottimizzare le risorse economiche ed umane attraverso una gestione centralizzata della logistica di forza armata». A dimostrazione del fatto che la sede jonica perderà di prestigio, c’è anche un altro elemento. Il nuovo Comando Logistico di Taranto non sarà più retto da un ammiraglio di squadra, come avviene ora, ma da un ammiraglio di divisione, ovvero un ufficiale di grado inferiore.

Taranto, con la flotta militare dislocata in Mar Grande e il suo Arsenale, si avvia a diventare quindi una sorta di succursale di periferia di Napoli, nell’assoluto silenzio dei nostri rappresentanti politici.

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